martedì 31 marzo 2020

REPORTAGE COSTIERA AMALFITANA-august 2018

Vietri sul mare


Duomo di Amalfi

Fiordo di Furore

Fiordo di Furore


Amalfi

Positano

Chiesa di San Giovanni Battista - Vietri sul Mare

Cetara

Cetara



Cetara


Duomo di Amalfi - Chiostro del Paradiso

Amalfi



Amalfi - vista panoramica









domenica 25 marzo 2018

Brioches cremonesi - Ricetta di P.Giorilli


Ed eccomi qui, finalmente dopo una settimana riesco a tornare a scrivere sul blog.
Il tempo scorre sempre troppo velocemente tra mille impegni ed il tempo da dedicare alle mie passione è davvero troppo poco; ma la ricetta che sto per raccontarvi è davvero molto importante per me, ed è per questo che ho deciso di aspettare la quiete della domenica pomeriggio per dedicare la giusta attenzione a questo post.
E’ importante per diversi motivi: con essa spengo la prima candelina dalla apertura del blog: tra alti e bassi sono trascorsi dodici mesi tra ricette, pensieri e scatti. Inoltre è importante perché, per la prima volta, mi sono avvicinata al mondo dei lievitati dolci ed a tutte le emozioni che queste preparazioni portano con sé: grazie a queste ci si può educare all’attesa e quindi alla lentezza, sperando che il risultato soddisfi l’aspettativa!
Ma il motivo, anzi direi il motore, più importante che mi ha spinto a sperimentare questa ricetta è l’amore.
Questa ricetta è un regalo che faccio alla persona che amo. Con la preparazione di queste soffici brioches intendo infatti donargli un suo prezioso ricordo d’infanzia: il tutto grazie alle cremonesi.
La cucina è anche questo, riesce con i profumi e i sapori a riportarti indietro nel tempo, permettendoti di rivivere alcuni momenti speciali custoditi nella tua memoria.
Ero un po’ intimorita all’idea di non riuscire nell’impresa di ricreare queste brioches a lenta lievitazione ma posso dire che è stato davvero un successo e, per capirlo, mi è bastato guardare i suoi occhi mentre le mangiava!
Cucinare è un gesto d’amore… e questa ne è una prova.



 RICETTA TRATTA DAL BLOG "La cucina di Monica"

Ingredienti per 9 cremonesi:

- 250 gr. di farina forte;
- 113 gr. di latte;
- 5 gr. di lievito di birra fresco;
- 1 uovo piccolo;
- 40 gr. di zucchero semolato;
- 5 gr. di sale;
- 38 gr. di burro morbido;
- i semi di un baccello di vaniglia.

Per lucidare le cremonesi: 

- 25 gr. di zucchero semolato miscelati con 25 ml. di acqua.
   
   Portate a bollore L'acqua e lo zucchero in un pentolino. Fate sciogliere completamente lo zucchero,     quindi lasciate raffreddare.





Io ho eseguito la preparazione delle cremonesi a mano.

1. In una ciotola, setacciata la farina, aggiungetevi lo zucchero e la vaniglia.
2. Sbriciolate il lievito di birra e lasciatelo sciogliere in un paio di cucchiai di latte, presi dal totale, quindi aggiungetelo al composto di farina e zucchero.
3.Aggiungete a filo il resto del latte all'interno del composto mentre cominciate ad impastare, poi aggiungete l'uovo leggermente sbattuto.
4. Quando avrete ottenuto un composto liscio, aggiungete poco alla volta il burro a pezzetti.
5. Aggiungete il sale, trasferite il composto su di una spianatoia leggermente infarinata e continuate ad impastare sino ad ottenere un impasto semi lucido, morbido e liscio.
6. Trasferite l'impasto in una ciotola, coprite con della pellicola trasparente e lasciate lievitare sino al raddoppio (l'ideale è il forno spento con la luce accesa).
7. Trascorso il tempo necessario, trasferite l'impasto lievitato sulla spianatoia, sgonfiatelo e lavoratelo per qualche minuto, quindi rifate la palla, trasferitelo nuovamente nella ciotola coperta e poi in frigo e fate riposare per 12 ore
8. Al mattino, prelevate l'impasto dal frigo, lasciatelo acclimatare per un paio d'ore e poi formate le nove palline di pasta, poi ognuna trasformatela in un filoncino che poi intreccerete in modo da formare un nodo.
9. Adagiate le cremonesi su di una teglia rivestita con della carta da forno e trasferiteli in forno spento con la luce accesa per farli lievitare sino al raddoppio.
10. Trascorso il tempo necessario per la lievitazione, preriscaldate il forno a 180°. Spennellate le cremonesi con del latte ed infornate per circa 12/15 minuti. Quando le brioches saranno ben dorate prelevatele dal forno e lucidatele ancora calde con la miscela di acqua e zucchero calda.



domenica 18 febbraio 2018

Cavatelli pugliesi con pesto di cime di rapa e salsiccia croccante

In questi giorni sento particolarmente nostalgia della mia casa e della mia terra, dei luoghi in cui risiede un pezzo di me, della mia vita e dei miei ricordi.
Quando sento questa malinconia trovo rifugio, ancora una volta, tra i fornelli; è qui che cerco di ritrovare quei gesti e soprattutto quei sapori e quei profumi che per me vogliono dire "casa".
E' così che mi ritrovo a condividere con voi un piatto importante della tradizione culinaria pugliese ma sopratutto una parte della mia vita e di quelle che sono le tradizioni della mia famiglia: la pasta fatta in casa.
I cavatelli sono una tipica pasta fresca corta di semola, la loro forma è allungata ed incavata all'interno; un'incavatura che si ottiene praticando una leggera pressione dell'indice e del medio su un piccolo pezzo di pasta fresca.
Io, per anni, ho osservato con estrema dedizione le mie nonne,  in seguito la mia mamma, preparare questa pasta fino a quando, ormai anch'io donna adulta della famiglia, ho avuto il coraggio di tentare questa preparazione.
L'ottima riuscita dei cavatelli ha suscitato in me , dopo anni di attenta osservazione, una emozione immensa. In quel momento, guardando la spianatoia piena di cavatelli ho capito che un pezzo della storia e della tradizione culinaria della mia famiglia sarebbe stata con me per sempre: quel "saper fare" non sarebbe andato perso ma che, al contrario, io avrei portato avanti questo sapere e , magari, un giorno l'avrei trasmesso ai miei figli.
Questo tipo di pasta si presta benissimo a condimenti come il classico ragù di carne mista che si usa preparare per il pranzo della domenica ma è ottimo anche con verdure invernali come il cavolfiore.
Io, ho voluto invece sperimentare una nuova ricetta, utilizzando però, ingredienti della tradizione pugliese. Ho preparato un pesto di cime di rapa con cui ho condito la pasta, il tutto accompagnato da salsiccia tipica resa croccante in padella.
Questo piatto, con il suo sapore deciso ed il suo profumo inconfondibile, mi riporta a casa; a quando ero piccola e sognavo di imparare a cucinare, è una ricetta che sa di famiglia e tradizione ma con un tocco un pò tutto mio, che richiama l'inverno con i suoi sapori corposi capaci di scaldare le giornate grigie e fredde.



Ingredienti per 4 persone

Per i cavatelli:

- 400 gr. di farina (di cui 300 gr. di semola Senatore Cappelli e 100 gr. di farina 00);
- acqua tiepida q.b. ( verrà aggiunta poco per volta all'impasto);
- un filo di olio EVO per rendere l'impasto più liscio ed elastico.

1. Su di una spianatoia disponete a fontana le due farine mescolate assieme, aggiungetevi l'olio e poco per volta l'acqua tiepida. Impastate sino ad ottenere un pannetto liscio e morbido.
2. Lasciate riposare l'impasto per circa 10 min. coperto da un canovaccio pulito.
3. Trascorsi i 10 min. dividete l'impasto in piccoli pezzi e con ognuno di questi formate dei lunghi "cilindretti" di pasta dello spessore di circa 7-8 mm.
4. Dividete ogni "cilindretto" di pasta in pezzetti di circa 2 cm., poi esercitando una leggera pressione con le dita (indice e medio) incavate il pezzetto di pasta arricciando un pò i bordi. Otterrete a questo punto i cavatelli.
5. Cuoceteli per almeno 7-8 min. nell'acqua dove avrete fatto lessare le cime di rapa, in questo modo la pasta acquisirà il sapore della verdura.

Per il pesto di cime di rapa:

- 500 gr. di cime di rapa al netto dello scarto;
- 160 gr. di mandorle già pelate;
- uno spicchio d'aglio piccolo privato dell'anima;
- olio EVO q.b. (circa 4 cucchiai dovrebbero bastare);
- sale q.b.

1. Lessate le cime di rapa già pulite e lavate in abbondante acqua salata per circa 5-6 min.
2. In un mixer da cucina unite alla verdura il resto degli ingredienti e tritate il tutto fino ad ottenere un pesto dalla consistenza semi-morbida.

Per completare il piatto circa 20 rondelle di salsiccia (tradizionale pugliese leggermente piccante) semi-stagionata, che avrete fatto soffriggere senza l'aggiunta di olio, in una padella antiaderente sino a renderla croccante.

Quando i cavatelli saranno cotti, unitevi il pesto di cime di rapa e per completare il piatto unitevi 5 rondelle di salsiccia per porzione.





sabato 3 febbraio 2018

Ciambelline di carote al profumo di arancia

In questi giorni così freddi, soprattutto al mattino, per cominciare la giornata al meglio e con la giusta carica c'è bisogno di un dolce nutriente ma leggero e con un sapore delicato.
Ho così pensato di preparare delle ciambelline di carote e mandorle aromatizzate da un fresco profumo di arancia.
Questi dolci, soffici come una nuvola e tipicamente umidi, risultano al palato gradevolissimi e rendono la prima colazione o la merenda, magari accompagnati da una tazza di thè caldo o di caffè, un momento per regalarsi una coccola.
Preparare queste ciambelline è davvero semplicissimo e la riuscita è assicurata!
Vale la pena provarle anche solo per il profumo che emanano in cucina mentre lentamente cucinano in forno.
Se volete preparare un dolce tipicamente casalingo, genuino e nutriente questo è la ricetta che fa per voi.


Ingredienti per 6 stampini da ciambella:

- 300 gr. di carote BIO;
- 250 gr. mandorle pelate;
- 5 uova BIO;
- 170 gr. di zucchero;
- 8 cucchiai di pangrattato;
- 1 cucchiaino di cannella;
- la buccia grattugiata ed il succo di una arancia BIO;
- 1 bustina di lievito per dolci;
- 1 bustina di vanillina;
- 1 fialetta di essenza di rhum (facoltativo).



1. Tritate finemente le carote e le mandorle in un mixer da cucina.
2. Lavorate con un frullino elettrico o una frusta a mano, i tuorli e lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungetevi le mandorle e le carote precedentemente tritate, la buccia ed il succo di arancia, il pangrattato, la cannella, l'essenza di rhum, la vanillina ed infine il lievito.
3. A parte montate gli albumi a neve fermissima ed aggiungeteli al resto del composto, incorporandoli con l'aiuto di una spatola con un movimento dal basso verso l'alto.
4. Versate il composto negli stampini precedentemente imburrati ed infarinati ed infornate a 180° (forno già caldo) per circa 25 minuti.

N:B Se non disponete di stampini per ciambelline potete utilizzare una tortiera da 24 cm, il tempo di cottura sarà di circa 50 minuti.



giovedì 25 gennaio 2018

Polpettone di tacchino e verdure con cipolline borettane in agrodolce

Anche se con ritardo, mi accingo anche io a salutare questo nuovo anno con una ricetta completamente nuova per me, poiché si tratta di un vero e proprio"esperimento" in cucina.
Devo ammettere che, adorando la pasta, mi ritrovo a sperimentare generalmente dei primi piatti ma, questa volta, ho voluto mettermi alla prova con un secondo piatto di carne.
Mi sono ingegnata per preparare qualcosa di sfizioso e particolare, così ho deciso di creare un polpettone di carne bianca con delle verdure.
Questo piatto si prepara velocemente e con estrema facilità ma, può farvi fare un'ottima figura in una cena con amici o per il pranzo della domenica.
Inoltre ho deciso di accompagnarlo ad un contorno dal gusto particolare che contrasta e contemporaneamente esalta il sapore del polpettone.


Ingredienti per per 6 persone

Per il polpettone:

- 680 gr. di petto di tacchino;
- 150 gr. di mortadella;
- 2 uova BIO intere;
- 100 gr. di pane ammollato nel latte;
- 1 carota grande, 1 costa di sedano ed 1 cipolla media per il soffritto;
- 250 gr. di spinacino fresco;
- parmigiano reggiano q.b.;
- pangrattato q.b.;
- noce moscata, sale e pepe q.b.
- olio EVO.

1. In una capiente padella antiaderente fate cuocere per pochissimi minuti lo spinacino con un filo d'olio EVO.
2. In un mixer da cucina, tritate finemente il petto di tacchino, la mortadella, il soffritto, lo spinacino saltato in padella, un pugno di pangrattato, il pane ammollato nel latte, le due uova, il parmigiano, un pizzico di noce moscata, sale e pepe. Quando avrete ottenuto un composto ben compatto mettetelo da parte.
3. Cospargete con del pangrattato un ampio foglio di carta forno, adagiatevi il composto di carne ottenuto e con l'aiuto delle mani create un rotolo, sigillatelo con la carta forno e poi con l'aiuto di uno spago chiudetelo ai due lati. Fatto ciò riponetelo in frigo.
4. Per fare in modo che il composto diventi ben compatto, così da non rischiare di rompersi in cottura, io vi consiglio di prepararlo o la sera prima per il pranzo del giorno successivo o la mattina per una eventuale cena. In questo modo, il polpettone stando molto tempo in frigo diventerà ben compatto.
5. Trascorso il tempo necessario, in un tegame ben capiente, mettete un filo d'olio EVO e adagiatevi il polpettone. Lasciate cuocere a fiamma dolce per almeno un paio d'ore o comunque sino a  quando il polpettone risulterà ben cotto internamente e all'esterno sarà ben dorato.


Per le cipolline borettane in agrodolce:

- 500 gr. di cipolline borettane;
- 2 cucchiaini di miele di acacia;
- aceto balsamico;
- una manciata di uva sultanina fatta rinvenire in un pò di acqua calda
- una noce di burro;
- una fogliolina di alloro.

1. Pulite e lavate con cura le cipolline e mettetele da parte.
2. In una capiente padella antiaderente, lasciate sciogliere dolcemente il burro e poi aggiungetevi il miele. Dopo un paio di minuti aggiungetevi abbondante aceto balsamico e lasciate sfumare a fiamma alta per almeno tre minuti.
3. Aggiungetevi le cipolline, le foglioline d'alloro e l'uva sultanina e lasciate cuocere a fiamma dolce sino a quando le cipolline risulteranno essere morbide (40 min. circa), se necessario aggiungetevi di tanto in tanto un po' d'acqua.



venerdì 29 dicembre 2017

Crema di patate e porri con funghi porcini e cubetti di cotechino

Mi accingo a scrivere l’ultimo post di questo 2017, anno in cui ho deciso di assecondare le mie passioni con questo blog di cucina.
Di solito, alla fine di ogni anno, si tende a fare un bilancio dei 12 mesi appena trascorsi ma, per quest’anno, non ne ho nessuna voglia…ripensare a questo anno significherebbe ripercorrere mesi troppo dolorosi e non sono ancora pronta per fare i conti con una perdita così recente.
Quest’anno ha segnato definitivamente la mia crescita interiore; la vita ha scelto il modo, forse il più doloroso, per farmi maturare e per farmi capire che la vita va vissuta in ogni singola sfumatura perché da un momento all’altro tutto potrebbe cambiare.
Quello che è successo mi ha insegnato a godere dei gesti più semplici e autentici da parte delle persone che ami, perché quando queste ti lasciano…restano soltanto i ricordi.
In questi ultimi giorni del 2017, dopo qualche giorno di riposo in cui mi sono goduta la mia famiglia e ho ricaricato un po’ le pile, torno ai fornelli per lasciarvi una ricetta adatta a chi, come me, non è un amante del cotechino ma che, al contempo, non vuole rinunciare alla tradizione e vuole presentarlo in una veste nuova durante il cenone dell’ultimo dell’anno.
Ho deciso di preparare una crema di patate e porri dal sapore delicatissimo, guarnita con dei funghi porcini che daranno il giusto contrasto al sapore inconfondibile del cotechino.
Con questa ultima ricetta del 2017 ringrazio tutti coloro che si affidano a me per sperimentare vecchie e nuove ricette in cucina e vi auguro un anno in cui potrete realizzare qualche vostro sogno nel cassetto.
Infine, faccio uno augurio anche a me: spero di ritrovare un po’ di serenità ma soprattutto che nella mia vita ci sia tanto amore perché sono sicura che tu sarai lì, papà, nell’amore.
È in tutto l’amore, la bellezza e la semplicità che mi circonda che tu vivi, ogni giorno.



 Ingredienti per 4 persone 

- un cotechino;

Per il brodo vegetale:
- una cipolla dorata grande;
- due carote;
- un gambo di sedano;
- qualche pomodorino;
- sale q.b.;
- acqua;

Per la crema di patate:
- 800 gr. di patate;
- 1 porro grande;
- brodo vegetale q.b.;

Per il contorno di funghi:
- 80 gr. di funghi porcini secchi;
- 2 cucchiai di farina 00;
- 20 gr di burro;
- un mestolo di brodo vegetale;
- sale q.b.;
- pepe q.b.;
- un ciuffo di prezzemolo;


1. In una ciotola in vetro ricolma di acqua calda lasciate ammorbidire i funghi porcini secchi sino a quando saranno ben reidratati e morbidi.
2. Lavate le verdure e deponetele in una pentola capiente con dell'acqua per preparare il brodo vegetale.
3. In una casseruola fate soffriggere il porro affettato sottilmente con le patate a cubetti, poi ricoprite a velo con il brodo vegetale preparato a parte e lasciate cuocere per 40 minuti circa (o comunque sino a quando non vedrete le patate cotte completamente). Poi, prima di impiattare, con l'aiuto di un frullatore ad immersione riducete il composto in crema.
4. In una padella a parte, lasciate sciogliere dolcemente il burro, poi aggiungetevi la farina e lasciate che si crei una roux; a questo punto aggiungete i funghi sciacquati ed un mestolo di brodo vegetale insieme a qualche cucchiaio dell'acqua in cui avrete fatto reidratare i funghi (l'acqua dovrà essere raccolta in superficie, perchè priva di terra), lasciate cuocere fino ad ottenere una consistenza cremosa e poi salate e pepate. Infine aggiungetevi un ciuffo di prezzemolo fresco tritato.
5. A parte, seguendo le istruzioni sulla confezione, lasciate cuocere il cotechino. A cottura ultimata privatelo della pelle e tagliatelo, su di un tagliere, a rondelle spesse e poi a cubetti.
6. Infine, assemblate il piatto mettendo come base la crema di patate poi, qualche fungo al centro del piatto ed infine i cubetti di cotechino. Guarnite con una macinata di pepe.


giovedì 21 dicembre 2017

Plum cake al miele e cannella

Finalmente riesco a tornare al mio blog, sono stati giorni frenetici e all’insegna del cambiamento. La mia vita sta cambiando anche dal punto di vista lavorativo ed io piano piano devo trovare un nuovo equilibrio. Le mie nuove giornate piene d’impegni  mi hanno tenuta lontana per un po’ da queste pagine…  il tempo per dedicarmi alle mie passioni si riduce ma non so resistere: appena posso torno qui, nel mio posto nel mondo!
Ormai Natale è alle porte, tra pochi giorni si festeggerà la festa più magica dell’anno. Per me sarà purtroppo tutto diverso ma sono comunque felice di riabbracciare la mia famiglia dopo giorni di lontananza visto che ho bisogno del loro affetto, quest’anno più che mai.
Oggi diamo il benvenuto alla la stagione più fredda: l’inverno. Mai come quest’anno il gelo si sta facendo sentire ed è proprio in giornate come queste che io sento ancor di più il bisogno di accendere il forno e preparare un dolce.
Questa volta ho pensato di preparare un plum cake soffice e dal gusto estremamente goloso, è perfetto per la colazione o per accompagnare un thè nei pomeriggi delle prossime vacanze: il burro e le mandorle donano a questo dolce una straordinaria morbidezza e la cannella regala quella nota speziata che richiama proprio questo periodo dell’anno.
Ve ne innamorerete al primo morso, il dolce vi si scioglierà in bocca e non potrete resistere dal mangiarne una fetta dopo l’altra!
Non è certamente un dolce “light” ma, si sa, durante le vacanze natalizie… tutto è concesso!


Ingredienti:
- 4 uova BIO;
- 220 gr. di burro di qualità;
- 220 gr. di zucchero semolato extrafine;
- 1 cucchiaio di miele di acacia;
- 2 cucchiaini di cannella in polvere;
- 125 gr. di mandorle già spellate in polvere;
- 180 gr. di farina 00 BIO;
- 1/2 bustina di lievito per dolci;
- un pizzico di sale.



1. Separate gli albumi dai tuorli. In un pentolino, a parte, fate sciogliere dolcemente il burro.
2. Montate i tuorli con lo zucchero sino a rendere il composto chiaro e spumoso, aggiungetevi a filo il burro intiepidito, il miele, la cannella, le mandorle in polvere, la farina setacciata e il lievito.
3. Montate gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e successivamente incorporateli al composto.
4. Versare il tutto in un stampo da plum cake rivestito con carta forno e cuocete in forno statico gia caldo a 180° per 45/50 minuti.




domenica 10 dicembre 2017

Risotto alla birra con cipolle rosse caramellate

Da qualche giorno sono tornata a Milano e in questa città, a differenza del mio paese natale in Puglia, si avverte maggiormente l’arrivo dell’inverno:  le giornate sono caratterizzate da un freddo pungente tanto è vero che, anche in cucina, si sente il bisogno di preparare ricette calde e dal sapore avvolgente.
In questa stagione, mi piace immaginare che il cibo sia una calda coperta di lana, come quelle che le nonne cucivano diligentemente ai ferri davanti al camino, coperte così morbide e calde che riuscivano a scaldare non solo il corpo ma persino il cuore.
Ecco, è esattamente così che percepisco il cibo quando l’inverno incalza e si sente sempre più il bisogno di scaldarsi.
Anche se quest’anno lo spirito natalizio mi ha, per ovvie ragioni, appena sfiorata,  ho voluto ugualmente sperimentare per voi  una nuova ricetta che, a mio parere, è molto adatta ai pranzi delle feste di Natale.
Si tratta di un risotto e, in realtà, mi sono avvicinata con un po’ di  timore a questa ricetta perché in famiglia adoriamo il riso ed i risotti ma non è un piatto tipico della nostra tradizione e mi preoccupava l’accingermi a preparare un vero risotto a regola d’arte.
Ma la mia passione per la cucina ha avuto la meglio e mi ha spinta a voler imparare! Pertanto mi sono cimentata in questa preparazione classica della cucina italiana e, devo dire, che me la sono cavata molto bene!
Il risotto alla birra con cipolle caramellate ha un gusto deciso e rustico ma sotto certi aspetti sofisticato. Al palato avvertirete subito il sapore un po’ “strong” ma avvolgente dato dalla birra scura, in contrasto con il dolce delle cipolle caramellate, il tutto condito da una nota leggermente pungente data dal rosmarino.

Cosa dire? Si tratta di un vero e proprio trionfo di sapori  e, se desiderate sorprendere i vostri ospiti con un risotto che richiama la tradizione, ma dal sapore un po’ particolare, allora questa è la ricetta giusta per le vostre feste.


Ingredienti per 4 persone

Per le cipolle caramellate:

- 1 cipolla rossa grande;
- 20 gr di burro;
- 1/2 cucchiaio di zucchero grezzo di canna BIO;
- 1 cucchiaio di aceto balsamico;
- un pizzico di sale;
- qualche ago di rosmarino.

Per il risotto:

- 320 gr di riso Carnaroli semintegrale BIO;
- 40 gr di burro;
- 220 ml di birra scura;
- 800 ml di brodo vegetale;
- parmigiano reggiano per la mantecatura;
- pepe q.b.



1. Sbucciate le cipolle, lavatele con cura e affettatele il più sottile possibile. In una padella fate sciogliere dolcemente 20 gr. di burro e poi aggiungetevi le cipolle con un pizzico di sale; quando saranno quasi trasparenti aggiungetevi lo zucchero e lasciate che caramellino un po' ed infine sfumate con l'aceto balsamico. Aggiungetevi qualche ago di rosmarino e riponetelo da parte.
2. In una capiente casseruola dal fondo spesso lasciate sciogliere 20 gr. di burro e tostatevi il riso per qualche minuto fino a quando non risulterà traslucido, sfumate con la birra scura e lasciate che evapori.
3. Portate a cottura il riso aggiungendovi il brodo con un mestolo di tanto in tanto, quasi al termine della cottura aggiungetevi una parte delle cipolle caramellate.
4. A cottura ultimata, togliete il riso dal fuoco ed incorporatevi il parmigiano reggiano ed altri 20 gr. di burro. Mescolate e poi coprite la casseruola per un minuto e lasciate mantecare.
5. Servite il risotto mettendo in superficie le restanti cipolle caramellate e completate con una macinata di pepe nero.



venerdì 1 dicembre 2017

Torta al cacao speziata

Giunti all’ultimo mese dell’anno, le giornate sono sempre più brevi e la natura si sveste seguendo il ritmo delle stagioni…
In questo periodo di transizione, in cui cerco un seppur precario equilibrio, ogni giorno tento di rialzarmi e ritrovare un po’di  tranquillità per riuscire a superare questo difficile momento…
Nei giorni che verranno ci sono nuove sfide ad attendermi ed ora più che mai desidero che tutto prenda forma e che un po’ di pace entri nelle mie giornate.
Il cambiamento fa paura ma, adesso più che mai, ne sento il bisogno. Se mi chiedessero cosa provo, risponderei che mi sento un po’ come l’araba fenice, in attesa di rinascere dalle proprie ceneri.
Intanto, per affrontare la malinconia che ho dentro ed il freddo che mi circonda, ancora una volta trovo rifugio nel luogo che amo di più: la mia cucina.
È tempo di trovare conforto in quei sapori corposi, avvolgenti; è tempo di mettere le mani in pasta e di preparare quei piatti che riescono a scaldare il cuore e l’anima.
Accendo il forno e sento il bisogno di coccolarmi e di regalare un sorriso a chi amo, preparando una torta al cacao, ma con un tocco in più, l’aggiunta di una spezia che io amo particolarmente: la cannella.
Durante la cottura sentirete un profumo di cacao e cannella spandersi pian piano per la casa ed è in quel momento che la magia sarà compiuta. In quel momento vi sentirete infatti avvolti in un caldo ed accogliente abbraccio.
Questa torta estremamente soffice e dal sapore speziato, che ricorda i dolci invernali, è un dolce molto semplice da preparare ma che vi regalerà tanta soddisfazione!
Fatevi un piccolo regalo mangiandone una fetta accompagnata da una tazza di caffè lungo bollente…


 

Dosi per uno stampo da budino:

- 300 gr di farina 00 BIO;
- 100gr di zucchero grezzo di canna;
- 60 gr di cacao amaro in polvere;
- 2 dl di latte parzialmente scremato BIO (SOSTITUIBILE con 200 ml di acqua);
- 120 gr di burro;
- 2 uova BIO;
- un cucchiaio di miele;
- 1 bustina di lievito per dolci BIO;
- un cucchiaio scarso di cannella in polvere;
- un pizzico di sale.



1. Sciogliete il burro a bagnomaria e lasciatelo raffreddare.
2. A parte, sciogliete il miele nel latte a fuoco dolce (se non utilizzate il latte, aggiungerete il miele e l'acqua al resto degli ingredienti come indicato nel passaggio successivo).
3. Setacciate in una ciotola la farina, il cacao, il lievito e la cannella, aggiungetevi un pizzico sale e poi il latte con il miele sciolto (oppure l'acqua ed il miele), il burro fuso, le uova, lo zucchero e mescolate il tutto con molta cura aiutandovi con una frusta a mano.
4. Versate il composto all'interno dello stampo e cuocete in forno statico già caldo a 180° per 30 min.
e per altri 30 min. circa a 170°. Fate sempre la prova con uno stuzzicadenti lungo per verificare che l'impasto sia cotto.
5. Sformate dallo stampo e lasciate raffreddare, guarnite con zucchero a velo e servite.